Giochi senza Barriere 2011
Napoli – Villa Comunale
17 giugno 2011
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Non c’è più tempo per i nostri figli.
Non c’è più tempo quando i papà e le mamme dei ragazzi disabili vedono i loro capelli imbiancarsi e i dolori reumatici affacciarsi quotidianamente nelle loro giornate. Non c’è più tempo quando la scuola finisce perché ormai è inutile, vostro figlio non migliorerà più!
Non c’è più tempo quando l’unico contatto con la società è quel maledetto assegno di invalidità o il tagliando da appoggiare sul parabrezza della propria auto.
Non c’è più tempo quando chi dovrebbe occuparsi dei nostri figli, medici, operatori specializzati, insegnanti, preti, sociologi appare più interessato alle proprie vacanze o dell’ultimo rimedio per dimagrire.
Non c’è più tempo per i nostri ragazzi quando i medici non fanno più i medici, gli insegnanti smettono di insegnare e i cosiddetti esperti del sociale brancolano alla ricerca di uno stipendio che tarda ad arrivare.
Giochi senza barriere è tante storie insieme.
Giochi senza barriere è il racconto della mamma di Davide che chiede, disperata, di conoscere perché al suo bambino nato con la sindrome di Down e con una personalità aggressiva e violenta viene negato il diritto alle cure.
Giochi senza barriere è la storia di Maria Felicita che aspetta di vedere sul palco e di abbracciare ancora una volta la sua amica Valentina Stella.
Giochi senza barriere è la fronte sudata di un papà straordinario, Tommaso, un omone alto e pesante come un armadio, che solleva decine di ragazzi per una breve passeggiata a cavallo nei viali della Villa Comunale.
Non c’è più tempo per i nostri figli o forse sì. Forse la nostra festa, giunta all’ottavo anno, sempre in totale autonomia e sempre ostinatamente di parte, dalla parte dei disabili, è un segnale di speranza concreto. Un segnale che indossa il colore arancione dei 400 volontari dell’associazione Tutti a Scuola che realizzano un sogno che potremmo definire integrazione, inclusione ma che preferiamo chiamare semplicemente ” festa”. Un segnale che porta il colore delle divise degli uomini e delle donne che servono lo stato e, non, “si servono” dello stato: Polizia, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Accademia Aeronautica, Fire Dipartment della US Navy di Napoli saranno tutti insieme ai nostri ragazzi a raccontare che lo stato e i cittadini sono parti dello stesso corpo.
Giochi senza barriere è la presenza di artisti di strada nei viali della Villa, è il tentativo di giocare con una palla senza escludere nessuno, è lo sforzo di salire su un gonfiabile o di provare a dipingere un vasetto di ceramica preparato con le tue mani. C’è bisogno di tempo e di speranza per i nostri figli più deboli ed allora è giusto che trovino spazio affianco ai genitori di “Tutti a Scuola”, affianco ai fratelli ed alle sorelle dell’Unitalsi, la Pastorale giovanile della Diocesi di Napoli, l’Associazione l’altra Napoli e gli amici delle Catacombe di S. Gennaro. Tante persone, tanti volti ma soprattutto energie positive che restituiscono alla città, dopo che oltre 20.000 visitatori avranno affollato per la intera giornata del 17 giugno la Villa Comunale, una immagine fiera di sé. Lo scorso anno dicevamo che c’era un gran bisogno di giochi senza barriere, quest’anno diciamo che la nostra città può iniziare a guardare a giochi senza barriere come a qualcosa di cui essere orgogliosi. Perché il tempo c’è.
Antonio Nocchetti
presidente associazione tutti a scuola onlus
Il nostro amico Roberto